Riflessioni del Dott. Molteni all’ultima prova di Italiano Gr5

Sabato e Domenica ,17/18 ottobre, si sono svolte in Valsassina le ultime due prove del CAMPIONATO ITALIANO TRIAL GRUPPO 5 D’ EPOCA. Due bellissime gare con zone lunghe ben tracciate con ostacoli dedicati alle caratteristiche delle moto vintage. Quindi salite, sassi viscidi curve e controcurve non strette ma con ampio margine di manovra, ostacoli molto tecnici ed impegnativi ma privi di pericolosita’ per noi e per le nostre amate “ vecchiette”, senza cioè quelle difficoltà da moto moderne che purtroppo si sono viste nelle ultime gare d’epoca. Dodici zone a giro . il settanta per cento delle quali il secondo giorno completamente cambiate ,e due giri al giorno. Il tempo ci ha risparmiato i previsti acquazzoni regalandoci due giorni di vero trial all’inglese. Al termine dei due giorni ricca premiazione per il campionato italiano con rinfresco finale. Da segnalare l’ennesimo titolo nazionale nelle pre 65 per Luciano Lentini( nove titoli come Cairoli precisa il forte pilota) secondo posto per me e buon risultato anche per gli altri piloti del m.c Canzo. Da sottolineare il secondo posto di sabato per Luigino Guenzi che però la domenica ,come sua abitudine essendo provato dalla fatica (??) non si è presentato al via. Pertanto bellissima gara e chi non si è presentato può solo recitare il mea culpa.

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Molteni e Lentini al Mont Ventoux

Tornando al motociclismo guidato e non parlato io e Lentini abbiamo partecipato alla sedicesima del Ventoux Trial Classic a Malaucene in Francia. Assieme al forte pilota veneto Moreno Bonetti abbiamo costituito il TEAM LOMBARDO VENETO e ci siamo presentati al via di questa famosa manifestazione. I numeri parlano chiaro su che tipo di manifestazione sia questo appuntamento : 480 domande di iscrizione e 350 piloti ammessi al via.La gara è a squadre di tre piloti che possono partecipare a percorsi di difficoltà crescente dal giallo al blu ed al rosso per i piloti top.L a scelta della moto è libera tenendo presente che quelle pre 77 prendono 0,5 punti per piede , 1 punto per le moto dal 78 al 80 e 1,5 per quelle oltre il 1980 . Moto con libretto, assicurazione ed impianto luci in ordine se no si è eliminati ancor prima di partire. La formula di gara fa si che nonostante l’alto numero di partecipanti non vi siano code e perdite di tempo . Infatti vi sono tre percorsi, giallo blu e rosso. Per esempio noi gialli affrontavamo dapprima le zone dalla 6 alla 11, poi al giro successivo dalla 12 alal 18 ed infine dalla 1 alla 5 , e viceversa facevano gli altri piloti a seconda del colore del pettorale .Le zone sono tracciate bene così che anche il percorso più semplice non sia affatto banale ma divertente e selettivo in base alle varie capacità dei piloti. Inoltre la gara è molto lunga ed anche andando di buon passo sui lunghi e divertenti trasferimenti si resta in moto anche più di 6 ore. Al via nomi famosi : Thierry e Fred Michaud,Steve Saunders, Burgat , Cordionnier, Vesterinen, Charles Coutard,John Lampkin, Berlatier, Subirà, e Jordi Tarres. Nel nostro piccolo ci siamo comportati benissimo agguantando il decimo posto su 54 (!!!) squadre nella nostra categoria . Da sottolineare l’ eroica prestazione di Lentini alla guida di una ammirata ma aimè prettamente di serie BSA con i 15 cm. di altezza della coppa e del telaio. Su molte zone Luciano guidava bene ma al più piccolo ostacolo la moto si impuntava con conseguente piede o peggio ancora con un immeritato 5.Felici comunque per come ci siamo comportati e per l’ottimo risultato, ci siamo ripromessi per l’anno prossimo di preparare moto più performanti per migliorare li pur ottimo risultato di quest’ anno. Per finire vi racconto un simpatico aneddoto a cui abbiamo direttamente assistito.Le squadre dei tre piloti alla partenza vengono chiamati da addetto al parco chiuso a ritirare la propria moto. Davanti a noi vi erano tre piloti spagnoli e verso uno dei tre l’addetto comincia ad urlare ed inveire “MA LEI DOVE VA, CHI LE HA DATO IL PERMESSO DI RITIRARE LA MOTO. MA LEI CHI DIAVOLO E’, COME SI CHIAMA? L’altro quasi timidamente: JORDI,JORDI TARRES”. Fragoroso scoppio di risate tra i presenti che avevano subito riconosciuto il grandissimo campione, tutti avevano capito chi fosse il malcapitato, tutti tranne l’indefesso addetto. Va bene , cose che capitano anche nelle migliori famiglie.

Ci vediamo , vi raccomando ai tre allenamenti collettivi sociali con grinta entusiasmo e voglia di far bene.

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