Trial dei Campioni – Trofeo Gino Caprioli

Domenica 12 Aprile durante la XX Old Trial Cup si terrà il Trial dei Campioni Trofeo Gino Caprioli. Ci saranno alcuni dei campioni degli anni 80 e 90, siamo ancora in attesa di qualche conferma ma alcuni hanno già aderito, al momento abbiamo la conferma di Giovanni Tosco, Ettore Baldini, Danilo Galeazzi, Renato Chiaberto, Donato Miglio e il 7 volte Campione del Mondo Jordi Tarrès!

trial dei campioni-Locandina

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Premiazioni 2014 e presentazione stagione 2015

Sabato 21 febbraio presso il teatro sociale di canzo si è svolta la cerimonia delle premiazioni sociali del moto club.Una simpatica serata in compagnia di appassionati trialisti e non e degli amici dell’associazione Non Solo Turismo.

Alla manifestazione hanno presenziato il vice sindaco di Canzo, l’assessore allo sport, il presidente del comitato regionale FMI Ivan Bidorini, Il responsabile regionale moto epoca, il coordinatore nazionale epoca, molte autorità locali e dei paesi limitrofi e la responsabile del registro storico, la signora Confalonieri.

Un simpatico intermezzo curato dal comico di Zelig Norberto Midani ha fatto divertire i presenti regalando alla serata uno spirito allegro e di comicità.
Premiati dalle autorità presenti, si sono alternati i campioni sociali delle varie categorie e Luciano Lentini campione italiano moto epoca pre 65.

Durante la serata abbiamo approfittato per presentare l’importante manifestazione denominata Trofeo Eleganza su 2 ruote che si svolge a Canzo che è giunta alla sua terza edizione, trofeo dove sfilano bellissime moto storiche guidate da piloti e passeggeri rigorosamente vestiti come ai tempi. Infatti i premi in palio e il prestigioso trofeo andranno a chi proporrà moto e abbigliamento il più fedele possibile agli anni che la moto rappresenta, in modo da ricreare un perfetto diorama. Una manifestazione che richiama a Canzo tantissimi appassionati provenienti da tutta Europa. L’appuntamento con eleganza su due ruote è per il 20 settembre.

Non meno importante la gara di moto da trial d’epoca Old Trial Cup giunta alla ventesima edizione che si correrà quest’anno nei giorni 11 e 12 aprile come sempre a Caglio Sormano e Rezzago.
Novità di quest’anno l’inserimento del Trial Dei Campioni, un revival dedicato al compianto Gino Caprioli, di tutti i piloti importanti che hanno fatto parte del Moto Club Canzo negli anni d’oro. Gente come Miglio, Xavier Miguel, Canobbio, Re Delle Gandine, Gaggero, Adamoli, Favarin, lo stesso Grattarola, il campione del mondo Tommy Havala, i fratelli Sembenini, e tanti altri. Molti di loro hanno dato conferma della presenza regalando alla gara ancora più importanza.

Quest’anno oltre al resto,  il mc Canzo torna ad organizzare una prova di campionato regionale il 5 luglio in località Barni, oltre che all’ormai storico campionato sociale.
Un gradito rinfresco ha dato fine alla bella serata condotta dal presidente del moto club Bruno Valli, del segretario Eugenio Gatti e del presidente dell’associazione Non Solo Turismo Oscar Masciadri.

Per le foto ringraziamo mototrial.it

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Tabella Old Trial Cup 2015

Questa è l’anteprima della tabella personalizzata che tutti i concorrenti potranno avere in omaggio alla ventesima Old Trial Cup, che si svolgerà a Caglio (Co) i giorni 11 e 12 aprile 2015. La manifestazione è aperta a moto d’epoca, e a moto moderne le quali faranno il percorso mountain trial. E’gradita la conferma di partecipazione almeno quindici giorni prima dell’evento per poter stampare la targa con il nome di ogni partecipante.

Caglio

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Premiazioni stagione agonistica 2014 e presentazione attività 2015

Il Moto Club Canzo in collaborazione con l’associazione NonSoloTurismo il giorno Sabato 21 febbraio 2015 alle ore 21.00 presso il “teatro sociale di Canzo” Via Volta, 2, presenteranno:

  • LA “3^ EDIZIONE” DEL TROFEO DI ELEGANZA SU DUE  RUOTE; trofeo eleganza
  • LA 20^ EDIZIONE DELLA OLD TRIAL CUP.old trial cup

Durante la serata si terranno le Premiazioni del Motoclub Canzo per l’attività agonistica anno 2014 e un simpatico intermezzo di cabaret;

  • Brindisi finale e Buffet. 

 

 

 

 

 

Mulatrial Di Albenga

La settimana è iniziata con l’evento tristissimo del funerale del nostro GINO CAPRIOLI uno dei fondatori dell’attuale Moto Club Canzo, per tanti anni segretario ed anima, assieme all’altrettanto mitico Bianchetti, personaggi che portarono il moto club dapprima alle più alte vette del trial nazionale e poi al grandioso ed ineguagliato titolo mondiale con il nostro pilota Tommy Avhala, risultato fino ad ora, e chissà fino a quando, imbattuto blasone in
ambito nazionale. Quest’anno peraltro ricorre, oltre al ventesimo anniversario della Old Trial Cup, anche il trentennale del Trofeo delle Nazioni a squadre svoltosi proprio nel 1985 a Magreglio. Per chi non lo sapesse fu proprio dalla vulcanica mente di Gino che nacque l’idea del trofeo che ancora oggi viene disputato seguendo le regole ideate dal nostro segretario. Comunque state tranquilli che qualche cosa di grosso sta bollendo in pentola per ricordare l’opera e la figura del grande Caprioli sperando che da lassù apprezzi e sorrida al lavoro dei suoi discepoli, tra i quali mi onoro di essere. Tornando ai fatti odierni, proprio oggi ho partecipato, solo ed unico affiliato del M.C. Canzo, scarseggiando l’ardente fuoco che dovrebbe stimolare gli altri soci a partecipare ad eventi trialistici, alla MULATRIAL DI ALBENGA. Splendida manifestazione con ampio giro (più di 4 ore) sulle montagne liguri. Se solo due settimane fa a Recco dominavano fango e viscido, qui ho trovato uno altrettanto splendido terreno però con rocce e sassi asciutti con formidabile grip, alternate a passaggi nel sottobosco e lungo le mulattiere che seguono le ondulazioni dei monti liguri. Il percorso, ben segnalato, in alcuni tratti si divideva in due itinerari più e meno impegnativi. Nonostante abbia da poco spento le 60 candeline del mio compleanno, con soddisfazione ho seguito il percorso più duro assecondato dalla mia splendida ossa 300 che mi ha aiutato parecchio a trarmi di impaccio nei passaggi più critici. Vi dico solo che il primo tratto ”hard” è chiamato “inferno”. Come potete immaginare un nome un programma. Poche le code nei tratti più duri ma tali soste servono anche per tirare un poco il fiato. Quanti i partecipanti? Vi dico solo che il mio numero di partenza era 503!! e partivano altri piloti dopo di me. Tornando a casa, dopo la splendida giornata in moto, è’ venuto naturale pensare a queste manifestazioni motocilcistiche, sono giunto ad una mia personalissima conclusione che sicuramente non troverà tutti d’accordo; queste mountain trial rispettano pienamente la filosofia per la quale venne inventato lo sport del trial, trial=prova,cimento, collaudo. Fin dagli esordi durante la gara venivano messe in campo e valutate la meccanica della moto e l’abilitò, confortata anche dalla preparazione atletica e psichica, del pilota. Era uno sport duro, da solitari, senza troppi fronzoli, tutte insieme queste caratteristiche portavano a decretare, sia con il trasferimento che con le prove di abilità, il binomio migliore moto-pilota. Oramai questa filosofia si è pian piano persa ed, a parte rare manifestazioni (come la tre giorni di Bormio o la Due Giorni di Ponte, (splendide manifestazioni che raccolgono centinaia di partecipanti), il trial sembra destinato a diventare uno sport da “palestra” (vedi campi trial ecc.) da ormai quasi trenta anni partecipo all’organizzazione di varie gare di trial, dal regionale a gare nazionali, ma anche a due mondiali oltre a manifestazioni di trial d’epoca; una volta si organizzavano meravigliose gare badando più alla bellezza delle zone e del trasferimento senza curarsi più di tanto dei vari “fronzoli” di contorno. Per esempio nel 1985 e nel 1988 a Magreglio ci fu un pubblico enorme anche se la partenza era ubicata in un grande prato ,i “martinit” a Piano Rancio, ma allora si badava più alla sostanza che al , per me, superfluo contorno fatto di striscioni megacamper, bilici, e parchi partenza degni di una gara di moto GP con Marquez, Valentino e soci. Poi nel corso degli anni ho sentito sempre più parlare di spettacolo per il pubblico (ho sempre visto pochissima gente seguire il trial che per me è bellissimo per chi lo pratica, ma dopo alcuni passaggi diventa, per chi guarda, noioso e ripetitivo) di sponsor, di ”locations” adatte con ampi spazi asfaltati ed idonei ad ospitare più un raduno di camper, roulottes o un campo rom piuttosto che partecipanti ad una gara motociclistica. Se non vi è un allacciamento di corrente elettrica sufficiente almeno quanto servirebbe al Circo Medrano non si è adatti ad ospitare una gara di trial; pertanto gare di trial in montagna è sempre più difficile organizzarne visto gli spazi ristretti. Stranamente anni orsono vi erano decine di piloti con i loro carrelli che venivano alle gare. Ora con questi paletti ad un regionale se vi sono 60-70 partenti si fanno salti di gioia. Da anni sento parlare di sponsor, di soldi che mancano, di visibilità, di mancanza di fondi e altre storie del genere, ma io ho sempre corso pagando di tasca mia la moto, l’abbigliamento e l’iscrizione alle gare. Mi sembra una cosa normale e logica, se vado a giocare a tennis pago l’ora, se vado a sciare pago il giornaliero, infischiandomene se c’è o meno il pubblico, se la gara è visibile o no, se la location è adatta o meno. A me interessano belle zone e bel trasferimento. Ho sempre pensato di essere una mosca grigia pensandola in questa maniera, poi vado a Recco ed Albenga e trovo 300 e 500 iscritti, forse che queste centinaia di persone la pensano come me? Negli ultimi tempi ho partecipato a gare di moto d’epoca al Mont Ventoux , in Francia ed al trial della Costa Brava, in Spagna. Ho visto più di 300 partecipanti ad entrambe le gare e penso che nessuno di questi storcesse il naso se non vi erano aree attrezzate per camper e roulottes o se il palco di partenza non fosse un megabilico con tutte le attrezzature elettroniche del caso, ma sono convinto che fossero tutti più che contenti per le zone trialistiche senza badare troppo al contorno. Alla sei giorni in Scozia il paddoc e la partenza sono su uno striminzito molo, poi sei solo tu con la tua moto ad affrontare la gara. Pochi fronzoli, ma tanta sostanza e questa gara dura dai primi anni del 1900. Ho espresso un mio personalissimo parere, ma gradirei sentire anche altri punti di vista per capire se sbaglio o meno.

LUCIANO MOLTENI

trial molteni

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